Riflessioni relative all’incendio della Cattedrale di Notre Dame di Parigi

Parigi, capitale della Francia.  Capitale della cultura europea. L’abbelliscono monumenti che gli uomini considerano eterni: dai più antichi ai più moderni, monumenti immortali ed infiniti che hanno resistito ad ogni tipo di calamità naturali e di conflitti. Eppure, scopriamo che basta un non nulla per farli sparire.Quello che è successo questa notte a Notre-Dame è qualcosa di ingiustificabile, lacerante e angosciante. Una immensa ricchezza, così complessa, antica, famosa e affascinante è stata spezzata da una frivolezza.

(Luca Boni e Filippo Mazzacurati, 2C)

 

Noi pensiamo che ciò che è successo alla Cattedrale di Notre-Dame sia un evento disastroso che ha colpito non solo i parigini ma tutto il mondo. A pensare che una parte di uno dei simboli di Parigi sia andata distrutta crea ancora più dispiacere e amarezza. Le numerosissime vetrate, alcune delle opere d’arte e la guglia sono andate perse. Notre-Dame così com’era non ce la ridarà nessuno, infatti qualcosa di rotto non tornerà mai come prima. In conclusione possiamo dire che Notre-Dame ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore di tutti.

(Sofia Leoni, Sara Agostini e Sofia Yu, 2C)

 

Ce qu’ils voyaient était extraordinaire. Sur le sommet de la galerie la plus élevée, plus haut que la rosace centrale, il y avait une grande flamme qui montait entre les deux clochers avec des tourbillons d’étincelles, une grande flamme désordonnée et furieuse dont le vent emportait par moments un lambeau dans la fumée.

 (Victor Hugo)